Deep Zone - Approfondimenti
In un sito per la psicologia non può mancare una riflessione su come lo psicologo venga definito. Una delle frasi ricorrenti, anche ironicamente rivolte, è quella relativa proprio alla bravura di un professionista della mente, lo psicologo, appunto.
In questa sede vorrei esprimere il mio modesto parere su questa equivoca prassi, cioè cosa si può intendere per bravura di uno psicologo? Per tentare di fornire una risposta proviamo a procedere per analogie. Un bravo medico è quello che sa valutare un malessere o un disturbo presentato da un paziente e quindi provvedere con rimedi farmacologici a curare il problema, o se non chiara la natura dello stesso, procedere ad approfondimenti diagnostici specialistici o strumentali che permettano di giungere alla comprensione del disturbo stesso. In altri ambiti professionali, un idraulico è considerato bravo quando sa riparare efficacemente un guasto o costruire un impianto idrico efficiente. Lo stesso principio vale per un meccanico o un elettricista. Un bravo venditore ti sa convincere ad acquistare un prodotto, magari anche quando non serve, un avvocato bravo fa assolvere il suo cliente indipendentemente dalla sua colpevolezza o innocenza. Ma cosa fa esattamente uno psicologo bravo? L’istinto porterebbe a pensare che valgano gli stessi principi appena menzionati: il paziente presenta un problema, lo psicologo lo risolve.
Anche se mi duole ammetterlo la psicologia non segue esattamente questa logica.
La recente ricerca sull’efficacia del metodo psicologico ha accertato che il trattamento psicologico agisce sugli individui con l’efficacia che potremmo attribuire a un farmaco, ma non è lo psicologo da solo a raggiungere questo risultato. La famosa pillola che cura la depressione non esiste, come non esiste un individuo che può, da solo, attribuirsi il merito di un cambiamento migliorativo di uno stato mentale.
La Cura psicologica è un processo, un percorso, spesso non breve, che due individui in relazione compiono insieme. Uno avendo acquisito una lunga e maturata esperienza sull’argomento, l’altro attraverso la sua motivazione a produrre un cambiamento del proprio sentire psichico. Insieme alleandosi per produrre tale cambiamento che, quando percepito, chiamiamo cura.
Quindi chi si rivolge a uno psicologo dovrebbe per prima cosa stabilire quali sensazioni la persona che ha di fronte suscita in lui. Umanità e sensibilità sono caratteristiche essenziali ma non sufficienti, la preparazione teorico pratica, gli anni di esperienza diretta sono fondamentali, ma per poter definire la sintonia che cura, il paziente dovrà sentire che queste sensazioni vanno oltre il livello cognitivo, passano per polarità meno facili da decifrare e arrivano dirette, senza iniziale possibilità d’essere tradotte in parole, ma percepibili attraverso un senso di benessere che lentamente si fa strada, che semplificando possiamo definire di pancia.